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Le munitionettes

4/16/2021

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Di solito si dice che il calcio sia un gioco da maschi, giocato da maschi, per maschi, a favore dei maschi, questo a parte il glorioso capitolo delle veline, intendo, infatti, quando ci sono i mondiali, quasi tutti quelli che hanno una fidanzata o una compagna sanno che, nel momento culminante di una partita, probabilmente lei ti chiederà di spiegarle il fuorigioco., per quello ai mondiali fanno cinque o sei replays, perché lo sanno, i primi tre li predi perché, per la quarta volta disponi i tappi di birra sul tavolino e simuli il movimento dei difensori.
Ma c'è un bellissimo capitolo della storia del calcio tutto al femminile, una storia taciuta per quasi un secolo.
Lily Parr e Alice Woods sono partite da Saint Helens e dalle sue miniere di carbone e carbonato di sodio per arrivare a Preston. Andavano lì per lavorare in fabbrica. Già, perché c'è la prima guerra mondiale, gli uomini sono tutti al fronte e la Dick Kerr's LTD ha bisogno di donne alla catena di montaggio, perché al fronte hanno bisogno di munizioni, le chiameranno "Munitionettes" o "canary Girls" perché a forza di stare vicino al TNT la pelle gli diventava gialla. 
6 giorni su 7, 12 ore al giorno, bisognava trovare un modo per alleggerire quelle ore di fatica, per non pensare alla guerra, per non piangere per i mariti e i fratelli lontani. 
L'idea è giocare a pallone. 
Sembrava che la stessa Inghilterra non stesse aspettando altro: voglia di evasione, necessità di fare beneficenza, pubblicità e la passione intatta degli inglesi per le scommesse fecero sì che le partite occasionali diventassero veri e propri campionati.
Centinaia di ragazze affinavano i piedi e accorciavano i calzoncini, i cortili delle fabbriche diventavano stadi e gli amici diventavano folle di pubblico pagante.
Le Botton ladies, le Lancaster ladies, le St. Helen's ladies e poi loro, le più forti, le Dick Kerr's ladies.
Nel 1920 furono tra le prime a giocare in notturna con il pallone dipinto di bianco, davanti a 12000 spettatori.
Secondo i taccuini di Alice Woods nel 1921, circa 900.000 persone andarono allo stadio a vedere questa squadra formidabile.
A Goodison Park, quello stesso anno, giocarono davanti a 53.000 persone, roba da pazzi, considerando che il Chelsea, in prima divisione, aveva fatto al massimo 37000 spettatori.
Insomma, potrei elencare altri numeri ma è meglio arrivare alla fine della guerra e al triste finale di questa storia.
Gli uomini tornano dal fronte e, all'improvviso, dopo oltre 800 partite di queste ragazze e 3500 gol tutti in rosa, la federazione decide che il calcio non è uno sport adatto alle femminucce, inizia a scoraggiarlo, ad ostacolarlo, fino a farlo quasi scomparire. 
Qualche anno fa, con un riconoscimento doveroso, anche se tardivo, questa squadra è stata inserira nella Hall of fame della storia del football.
Quindi, quando la vostra ragazza vi chiede si spiegarle il fuorigioco, non spazientitevi, magari raccontatele la storia delle munitionettes.
​Hai voglia di LEGGERE/ASCOLTARE la storia di un'altra grande donna? CLICCA QUI!

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