SIMONEREPETTO.COM
  • Home
  • Chi sono
  • Blog
  • PODCAST
  • EVENTI
  • Collab
  • Contact

I frutti fuori stagione: memoria delle mie puttane tristi

3/27/2021

0 Comments

 
Picture

Qual è l’età giusta per innamorarsi? I 16 anni del sangue impetuoso che ti annebbia la vista? I 25 anni? La maturità dei 30, pronta a far figli o il cinico, sereno equilibrio dei 40?
Qualsiasi risposta abbiate pensato di dare non è la stessa che darebbe quel giornalista che, per tutta la sua vita, le donne le ha pagate.
È stato sempre troppo spaventato o troppo saggio o troppo stupido per cadere innamorato di una donna; una volta ci è andato anche vicino. Era lì lì per inciampare nei suoi stessi eccentrici principi ma si salva o si condanna, fuggendo proprio il giorno delle sue nozze.
E, per il resto della sua vita, paga. Tutte le più belle puttane della città, rincorrendo questo sesso, affidandogli il compito di riempire ogni vuoto ed ogni malinconia.
L’anno dei suoi 90 anni decise di regalarsi una notte di folle amore con un’adolescente vergine.
È lavoro per Rosa Cabarcas, donna di fiducia, che gestisce un bordello e sa dove trovare la ragazza per lui.
Ma quando, la prima sera, il nostro giornalista novantenne entra nella stanza dove questa ragazzina è stata preparata per lui e la vede dormire placida e bellissima, neppure la sfiora. La guarda e se ne va.
Così ancora e ancora per altre notti e altri giorni mentre, dentro di lui, germoglia qualcosa di sconosciuto.
Ma come? A quell’età? Ad un’età in cui le cose non nascono, di solito muoiono. Ad un’età in cui i fiori dell’anima, di solito, non germogliano, appassiscono.
Ed invece in lui spunta, inaspettato e incredibile, qualcosa che assomiglia all’amore.
Un amore senza le urgenze del desiderio o gli intralci del pudore.
Proprio adesso, in quell’età in cui gli esseri umani solitamente sono già morti.
Dategli una letta, se vi va, a questo piccolo romanzo di Gabriel Garcia Marquez: “Memoria delle mie puttane tristi”, poche pagine che cercano di penetrare il senso della vita e che hanno dentro una specie di luce di tramonto, non senza gioia eh! Anzi! Ma con una malinconia struggente, magica, una malinconia finale.
“Un tramonto che lascia il tempo ancora per una scintillante ultima alba che dimentica appesa una stella sola e limpida nel cielo colore di rose. Un battello lanciò un addio sconsolato e sentì in gola il nodo gordiano di tutti gli amori che avrebbero potuto essere e non erano stati”.
La magia del sudamerica sta tutta nelle loro storie. Prova ad ASCOLTARE/LEGGERE anche questa!

0 Comments



Leave a Reply.

    Archivio

    November 2022
    October 2022
    September 2022
    August 2022
    July 2022
    June 2022
    May 2022
    March 2022
    February 2022
    January 2022
    December 2021
    November 2021
    October 2021
    September 2021
    August 2021
    July 2021
    June 2021
    May 2021
    April 2021
    March 2021
    February 2021
    January 2021

    Categorie

    All
    L'arca Di Bidè
    L'arca Di Bidè
    Storie Notturne Per Persone Libere

    RSS Feed

Powered by Create your own unique website with customizable templates.
  • Home
  • Chi sono
  • Blog
  • PODCAST
  • EVENTI
  • Collab
  • Contact