SIMONEREPETTO.COM
  • Home
  • Chi sono
  • Blog
  • PODCAST
  • EVENTI
  • Collab
  • Contact

Il gauchito Gil

3/27/2021

0 Comments

 
Picture

Ci sono certi posti nel mondo dove le leggende nascono più facilmente.
Dove c’è più passione ed è più difficile comunicare. Ci sono certi posti nel mondo dove sembra che tutto possa accadere e che la poesia venga fuori più facile, più dalle strade che dalle biblioteche.
Una di quelle che mi piacciono tanto nasce da un uomo che si chiama Antonio Mamerto Gil Núñez, nato nella zona di Mercedes, in Argentina, intorno al 1840.
Ci sono talmente tante storie attorno a quest’uomo che va a capire qual è la verità ma provando a fare una sintesi diciamo che era un bracciante agricolo e molto devoto al santo popolare San La Muerte…non sapeva ancora che sarebbe diventato un santo popolare pure lui.
Gil va a lavorare in un ranch e la ricca vedova proprietaria di quelle terre, Estrella Diaz Miraflores, di innamora di lui. Le storie dei santi della gente iniziano sempre con storie di amore, sesso, intrighi da telenovela, altra cosa che mi piace un sacco.
I fratelli di lei e il capo della polizia, a sua volta innamorato della vedova, lo scoprono e provano ad ucciderlo ma lui scappa, si arruola nell’esercito e va a combattere contro i paraguaiani.
Torna al suo villaggio come un eroe ma c’è da combattere ancora, i colorados lo vogliono con loro, ci sono da abbattere i partiti liberali.
Lui però di guerra è stanco, diserta e diventa un fuorilegge.
Da lì inizia il suo mito: quello di un robin hood sudamericano che saccheggia, rubacchia, assalta e rapina e poi aiuta chi è in difficoltà.
Iniziano a girare voci miracolose che lo riguardano: la gente dice che ha poteri curativi, che ti sa ipnotizzare e che i proiettili rimbalzano sul suo petto.
È nato il Guachito Gil.
L’8 gennaio del 1878 però la polizia, guidata dal colonnello Velasquez, lo cattura e lo porta lontano dalla Mercedes, qui viene appeso a testa in giù ad un albero di algarrobo e torturato.
Quando un sergente di polizia gli si avvicina, qui non ci è dato di sapere il nome del boia, lui gli dice che è già in viaggio una lettera che gli concede la grazia e che suo figlio, il figlio del sergente, si ammalerà e solo lui, il gauchito, può salvarlo.
Il sergente boia se ne frega e gli taglia la gola.
Quando arriva a casa trova la lettera che concedeva la grazia al Gauchito e il figlio gravemente malato a letto. A quel punto, prega a più non posso nella luce crepuscolare di una telenovela latino americana. Il figlio il giorno dopo, o se preferite, nella puntata successiva, guarirà, fra il tripudio della casalinghe argentine.
A parte queste mie stupidaggini ancora oggi il gauchito Gil è venerato nelle province di Formosa, Chaco, al nord di Santa Fe, persino nella provincia di Buenos Aires, ha una sua festa, pellegrini si mettono in marcia per rendergli omaggio e lungo le immense strade sterrate d’argentina, lungo centinaia di chilometri di sole montagne e campi, cactus, guanacos e la luce cristallina dell’emisfero sud vedete ancora tanti piccoli altari rossi con nastrini, campanelli, offerte umilissime, barrette di cioccolata, bottiglie di the, biscotti, piccole sculture in legno, disegni di bambini. Tutte lì a celebrare il gauchito che protegge i deboli e i viaggiatori.
Hai voglia di LEGGERE/ASCOLTARE un'altra grande storia argentina? CLICCA QUI!

0 Comments



Leave a Reply.

    Archivio

    November 2022
    October 2022
    September 2022
    August 2022
    July 2022
    June 2022
    May 2022
    March 2022
    February 2022
    January 2022
    December 2021
    November 2021
    October 2021
    September 2021
    August 2021
    July 2021
    June 2021
    May 2021
    April 2021
    March 2021
    February 2021
    January 2021

    Categorie

    All
    L'arca Di Bidè
    L'arca Di Bidè
    Storie Notturne Per Persone Libere

    RSS Feed

Powered by Create your own unique website with customizable templates.
  • Home
  • Chi sono
  • Blog
  • PODCAST
  • EVENTI
  • Collab
  • Contact