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Un appartamento a Gaza

6/10/2021

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Ibrahim aveva perso la madre per malattia ed era rimasto a vivere con il padre, un muezzin. Non badava troppo a lui, apriva e chiudeva la moschea, predicava, Fathi diceva che non c’è pace senza giustizia. Ad Ibrahim piaceva la voce di suo padre.
Poi un giorno suo cugino Gomaa l’ha svegliato, piangeva, era un uomo e piangeva.
Fathi recitava versetti del Corano in piazza, la gente si era accalorata, li ripeteva, sono arrivati soldati, hanno sparato. Ibrahim ha visto suo padre a terra, il Corano macchiato di sangue, così è rimasto solo. perché è così che succede da quelle parti.
 
Tempo dopo Ibrahim incontrò Nedal. Era più giovane di lui ma sembrava più grande, più maturo, aveva una grande pace dentro, così gli sembrò. Un giorno soldati entrarono in moschea, per controllare, dicevano. Entrarono senza chiedere, i tappeti si macchiarono di polvere e fango. Nedal protestò, la tensione crebbe, un ragazzo tirò un sasso, lo uccisero, la madre del ragazzo si gettò sul corpo del figlio, uccisero anche lei, partì una sassaiola, la folla uccise 4 soldati.
Ibrahim pianse per una settimana, non riusciva ad alzarsi dal letto, Nedal andò a trovarlo, parlarono, strinsero un’amicizia di sangue, sancita dal sangue, perché è così che succede da quelle parti.
 
Tempo dopo una trentina di profughi palestinesi arrivarono. Soldati israeliani avevano stabilito che il loro villaggio fosse sede di un gruppo di terroristi, quindi abbatterono le case e costruirono una base militare.
Fra questi profughi c’erano Gihad e Riham, furono ospitati da Nedal che viveva con la madre e la sorella. Gihad aveva 19 anni e rideva perché pensava che ridere fosse un modo per non darla vinta agli oppressori. Riham aveva 21 anni ed aveva capelli bellissimi che splendevano al sole del medioriente perché non portava il Hijhab.
Non avevano più famiglia, i genitori e i gemellini di quattro mesi erano stati sterminati quando loro erano ancora bambini.
I soldati arrivarono, appiccarono il fuoco, violentarono le donne, picchiarono i vecchi, spezzarono le ossa ai bambini, in modo che da grandi non potessero tirare pietre, in modo che gravassero sulle famiglie, in modo che finissero per essere odiati perché non avrebbero potuto contribuire all’Intifada. perché è così che succede da quelle parti.
 
Un giorno poi, era l’ora di pranzo, sentirono gridare dalla strada. Arrivavano i carri armati. Scapparono, dietro di loro sentirono dei boati, l’esercito stava iniziando a bombardare le case. La madre di Nedal si fermò perché era vecchia ma soprattutto perché era stanca, che quella era la sua terra, era nata lì e ora era stanca e voleva morire lì. Si fermò. Urlò ai soldati dove fossero le loro madri, se gli sembrava giusto che qualcuno le trattasse così ma non riuscì a finire di parlare perché fu colpita e cadde. Gli altri si avventarono sul soldato e iniziarono a picchiarlo, lo avrebbero ucciso se non fossero stati costretti a scappare perché i carri armati erano vicinissimi.
Scapparono ancora, quelli spararono, Engy fu colpita, saltarono su un camion, lo guida Mohammad, arrivarono all’ospedale ma troppo tardi.
E così, anche Nedal, rimase solo. perché è così che succede da quelle parti.
 
Un infermiere, un cristiano a giudicare dalla croce d’argento che teneva al collo, curò Ibrahim, si chiama Ramy, che sia benedetto, gli dice Ibrahim.
 
Mohammad, l’autista del camion, quando furono dimessi li portò in una casa non lontana dall’ospedale, era sua, disse loro che potevano vivere lì, insieme: Ibrahim, Nedal, Gihad, Riham e naturalmente Ramy e Mohammad.
Quell’appartamento di Gaza vide altre storie, per la maggior parte di sangue e dolore. Nedal se ne andò, poi tornò. Raccolsero dalla strada Ualid che aveva tredici anni e non aveva fatto altro che elemosinare da quando era bambino, Da quell’appartamento passò anche Ahmed che amava leggere Shakespeare.
In quel loro appartamento Ramy si innamorò di una ragazza ebrea di nome Sarah. Un amore che non poteva avere futuro. Nedal tornò e sposò Riham che rimase incinta. Ma tempo dopo fu colpita e cadde perché nessun amore si può vivere davvero da quelle parti.
 
Questo è successo negli anni ’90 e tutto si ripete da uguale da molto tempo prima fino ad oggi.
 
Ora quell’appartamento non c’è più e i suoi coinquilini sono morti o persi per il mondo con un dolore troppo grande per vivere davvero. perché è così che succede da quelle parti.
Hai voglia di una storia in cui si rifiuta la guerra? Prova a LEGGERE/ASCOLTARE questa!

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